Picchiata per un’ora e mezza e violentata dal suo ex compagno

“Mi picchiò brutalmente per un’ora e mezza e poi mi violentò nel bagno”. Così è iniziato il drammatico racconto di una quarantenne, che ieri in aula ha deposto al processo a carico del suo ex compagno (suo coetaneo), accusato di maltrattamenti e lesioni, come scrive valeria terranova sul corriere di viterbo.

La giovane ha ricapitolato dinanzi al collegio del tribunale di Viterbo presieduto dal giudice Jacopo Rocchi quanto successe la sera del 17 ottobre 2019. “Eravamo usciti per un aperitivo – ha riferito la vittima – e davanti al barista mi disse che non avrei dovuto bere, ma io insistetti per avere il mio cocktail. Lui la interpretò come una mancanza di rispetto e quando arrivammo a casa mi prese a botte e mi chiese di cucinare la cena come se nulla fosse. Poi abusò di me. Ricordo che rideva pure quando mi pestava. Il giorno seguente mi disse che avrei dovuto ringraziarlo perché se fosse stato per lui mi avrebbe già seppellita”.

La donna denunciò l’imputato dopo essere stata accompagnata dal fratello al pronto soccorso e poi in questura. “Mia sorella era traumatizzata – ha spiegato il fratello -. Io non sapendo ancora cosa fosse successo chiesi chiarimenti al fidanzato, il quale mi mandò dei messaggi vocali minacciosi. Solo successivamente lei mi spiegò come andarono le cose e che quella non era la prima volta”. In seguito l’imputato, attualmente detenuto per altra causa a Mammagialla, si è sottoposto alle domande delle parti, negando gli addebiti.