Oriolo Romano, soprusi nella Rsa, ex titolare alla sbarra

E’ iniziato ieri il processo a carico della ex titolare della struttura socio-assistenziale La casa del tempo di Oriolo Romano, rinviata a giudizio di recente per abbandono di incapaci, come scrive il corriere di viterbo.

Contro la sessantunenne, quattro delle 11 presunte vittime si sono costituite parti civili nel dibattimento che è stato inaugurato dal giudice monocratico del tribunale del capoluogo Ilaria Inghilleri. A dicembre scorso la donna era stata denunciata insieme ad altri due ex dipendenti per la stessa accusa e per maltrattamenti in seguito alla chiusura dell’inchiesta condotta dai carabinieri del posto. Per gli indagati non era scattato l’arresto in quanto, non avendo più nulla a che vedere con l’attuale gestione della rsa, era stato escluso il pericolo di reiterazione dei reati contestati.

La vicenda venne a galla nell’aprile del 2021, quando il comandante della caserma locale ricevette una richiesta di aiuto da parte di uno degli ospiti della struttura, nello specifico un’anziana, la quale lamentava di essere vittima, insieme ad altri 13 ospiti della struttura, di abusi e continui soprusi fisici e psicologici a cui era costretta a soggiacere, vista l’impossibilità di difendersi.

Nelle prime fasi delle investigazioni, coordinate dalla procura della Repubblica di Viterbo, la casa di risposo era stata chiusa per vizi amministrativi, al fine di consentire agli inquirenti un adeguato svolgimento delle verifiche. Nel frattempo, tutti gli ospiti erano stati messi in sicurezza e trasferiti in altre comunità alloggio su proposta dei Nas che effettuarono un’ispezione. Al termine dei loro accertamenti, relativi come detto per lo più a problemi di natura amministrativa, La casa del tempo aveva riaperto con una nuova direzione, che non ha alcun legame con i precedenti responsabili.