A prescindere dalla qualità del suo operato, che alla fine sarà giudicato dai cittadini viterbesi, e dall’inchiesta della Procura legata al caso Bruzziches, troppo noto per poterlo riassumere, la Frontini sopporta da mesi una campagna di delegittimazione da parte di certa informazione che, più che parlare di lei, la giudica negativamente su ogni sua azione.
Una petulante, poco credibile, accanita guerra personale che annoia e deprime, perchè simile ad una bega di osteria, sintomo di un ambiente decadente cristallizzatosi in un provincialismo ostinato e senza speranze.
Una sensazione da rottura di scatole per chiunque voglia vivere in un clima meno oscurantista e più cittadino e che invece si trova a contatto con arretratezza culturale e tristi agoni da periferia depressa.
Una atmosfera tetra e svilente creata ad arte che non c’entra niente col merito della frontini e che mira solo a metterla in cattiva luce perchè non prona nei confronti di qualche malinconico pseudo guru di respiro rionale.
La sindaca ha diritto a continuare a svolgere il suo ruolo come crede e poi di spiegare il tutto ai soli cittadini viterbesi, non ai finti capopopolo di sistema.
Saranno gli elettori a decidere se confermarla e la Procura ci dirà dell’inchiesta che riguarda lei e il marito.
Tutto il resto è solo una gran rottura di palle, salvateci da questa orchite selvaggia per favore!