Il nuovo questore Silipo si presenta: “La polizia è uno stile di vita”

Il nuovo questore Silipo si presenta: “La polizia è uno stile di vita”. Credo fermamente nella polizia non come lavoro ma come stile di vita e modo di essere”. Luigi Silipo, 55 anni, romano, si presenta così nel giorno del suo insediamento al vertice della questura di Viterbo, come riporta il corriere di viterbo.

Ieri mattina c’è stata la cerimonia della deposizione della corona davanti al monumento ai caduti della Polizia di Stato, che ha dato il via alla sua esperienza nella città dei papi dopo aver diretto per 6 anni e mezzo la questura di Latina. “E’ un piacere essere qui”, esordisce nel suo primo incontro con la stampa. Per poi chiarire che lui, sebbene non abbia esperienza del territorio viterbese, può contare “sulla conoscenza trasmessa dai colleghi”, e che assicurerà il suo “massimo impegno” nello svolgimento di un incarico che sarà “totalizzante”. Dunque uno stile di vita , che Silipo sintetizza in tre verbi: “Servire, aiutare, proteggere”.

“Vorrei essere il questore della gente”, dice poi. L’aveva già detto a Latina, come riferisce lui stesso, e lo ripete a Viterbo. Perché giudica fondamentale “l’ascolto dei cittadini con i loro problemi, per trovare soluzioni”. Anche su questioni in apparenza di minor conto, “come prendere un gatto su un albero”. Per affrontare poi problemi decisamente più ardui come l’usura, “una piaga che toglie la vita alle persone”.

Per lui la Polizia “serve a cambiare il mondo, e – assicura – non è una frase da Miss Italia”. Grande enfasi sul lavoro di squadra. E cos’è la squadra? Per Silipo significa “soffrire insieme, condividere il sudore, il cuore , la sofferenza , il sangue il sacrificio. La squadra – afferma – è una persona con testa, braccia, gambe stomaco: ogni persona rappresenta un organo vitale”.