Butta il fratello dal balcone dopo averlo sorpreso a letto con la figlia, 40enne si difende davanti al gip

Butta il fratello dal balcone dopo averlo sorpreso a letto con la figlia, 40enne si difende davanti al gip. Ieri ha risposto alle domande dei magistrati l’uomo accusato di tentato omicidio del fratello 35enne. Il 40enne di Calcata, recluso nel carcere di Regina Coeli, per oltre due ore ha fornito la propria versione dei fatti, come riporta il corriere di viterbo.

“Li ho trovati mezzi nudi a letto e sono andato su tutte le furie. Ho percepito puzza di droga, ma non volevo uccidere il mio fratello. Non volevo buttarlo dal balcone, è stato un incidente. Non volevo ucciderlo, tanto che ho chiamato i soccorsi”. Al termine dell’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare nei confronti del 40enne che dunque resterà dietro le sbarre.

Tuttavia, in seguito alle dichiarazioni dell’indagato sul presunto uso di droghe e il sospetto di una relazione tra il fratello e la figlia minorenne, potrebbero far scattare ulteriori investigazioni. Infatti data la minore età della ragazza, la Procura potrebbe avviare altre indagini anche senza una denuncia.

La vicenda risale alla mattina del 25 maggio scorso, quando il 40enne ha sorpreso il fratello a letto con la figlia 16enne. A quel punto l’uomo lo avrebbe aggredito a calci e pugni spingendolo verso il balcone fino a farlo cadere di sotto. Inoltre il 40enne gli avrebbe lanciato addosso un barattolo di bigattini da pesca, dicendogli: “Adesso puoi strisciare via da qui come un verme”.

Il 35enne è stato soccorso e trasferito presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma dove i medici gli hanno diagnosticato fratture a entrambe le gambe e una prognosi superiore a 30 giorni. A rivelare quanto accaduto l’adolescente, durante un litigio con il padre avvenuto alcuni giorni dopo su un autobus per Roma, che ha attirato l’attenzione degli agenti della polizia. Al 40enne vengono contestati i reati di tentato omicidio ai danni del fratello e di maltrattamenti nei riguardi della figlia.