Si sono finti carabinieri i tre malviventi che venerdì scorso hanno sequestrato e rapinato un imprenditore di Monterosi. Uno dei componenti della banda, un pregiudicato 60enne di Roma, è stato arrestato, mentre i due complici, riusciti a fuggire, sono tutt’ora ricercati. Intanto emergono nuovi particolari sulla rapina, avvenuta nel complesso residenziale Terre dei Consoli, alla periferia del piccolo comune della Bassa Tuscia, come riporta il corriere di viterbo.
Venerdì pomeriggio, infatti, i tre rapinatori – una volta arrivati a bordo di un’auto all’esterno della villa bifamiliare dell’imprenditore edile – lo avrebbero trovato in giardino e a quel punto gli avrebbero ordinato di aprire il cancello di ingresso dicendogli di essere carabinieri della compagnia di Viterbo e che avrebbero dovuto fare un controllo nell’abitazione. I malviventi, da quanto si è appreso, non indossavano la divisa dell’Arma, ma l’imprenditore, evidentemente in buona fede, avrebbe acconsentito lo stesso facendoli entrare, non sapendo che per lui da lì in avanti sarebbe iniziata una mezz’ora da incubo.
L’uomo, infatti, una volta accompagnato dentro l’abitazione è stato sequestrato dalla banda sotto la minaccia delle armi. I rapinatori gli hanno chiesto dove fosse la cassaforte e lo hanno costretto a farsi consegnare tutto il denaro contante presente in casa, quasi 8 mila euro. La rapina, però, è stata interrotta dall’intervento dei veri carabinieri, avvertiti da una vicina di casa dell’uomo, che con una telefonata alla centrale operativa dei carabinieri di Civita Castellana ha permesso l’arrivo sul posto di una pattuglia di militari.