I bei tempi della satira e il sense of humour di Umberto Fusco e Giovanni Arena

Bisogna dirlo, la destra è al governo della città quasi ininterrottamente da decenni perchè i suoi rappresentanti in molti casi mostrano di sapere gestire le pubbliche relazioni e di avere rispetto per la libertà di stampa.

In questi giorni di agosto, quando c’è tempo per qualche approfondimento, la mente riporta indietro ai tempi in cui cittapaese.eu era ancora cittapaese.it e si distingueva per essere un giornale d’attacco che faceva le pulci alla politica viterbese e alle sue secolari inefficienze e non lasciava andare niente. Tempi in cui sindaco era Giovanni Arena e il partito più forte era la Lega di Umberto Fusco.

Non lesinai critiche anche aspre ai due esponenti del centrodestra, spesso servendomi di una satira corrosiva che in molti giudicarono particolarmente ficcante e, dicunt, brillante.

Ebbene, nonostante ciò, mai i nostri rapporti si rovinarono, continuammo a sentirci e a vederci all’occorrenza con la stessa cordialità, distinguendo il lato umano dalla polemica giornalistica e mai debordando in conflitti legali o in dispute verbali accese.

Fusco ed Arena seppero accettare il ruolo della stampa come cane da guardia del potere, convinti entrambi che il giornalista velinaro fosse un’anomalia italiana, lontana anni luce dalla normalità anglosassone.

Questo andava detto per ricordare un periodo d’oro dell’informazione viterbese quando politici e giornalisti dialogavano e si criticavano reciprocamente con tonnellate d’ironia che rendevano ogni confronto e ogni critica possibile.

Sembrano passati mille anni, anche a giudicare da quello che subiscono quotidianamente a Palazzo dei Priori, e non c’è satira, non c’è nulla oltre la campagna d’odio e il tentativo continuo non di criticare, ma di delegittimare l””avversario”.

(pasquale bottone)