Assistiamo ogni giorno o quasi alle performance nichiliste del partito del web all’attacco frontale della sindaca Frontini e della sua giunta come fosse l’unica responsabile della tragedia purtroppo sempre più estesa di un’intera provincia: magari fosse così, ci sarebbe una risposta a tutto, crocifiggeremmo in piazza la giovin Chiara e tutto sarebbe risolto.
Invece il problema è molto più vasto e riguarda l’intera identità di un popolo della Tuscia incapace non solo di vincere le sfide con la modernità, ma anche solo di affrontarle: l’amministrazione Frontini sta facendo bene, superando anche la navigazione a vista e offrendo spunti interessanti di innovazione, poi il resto lo devono fare i cittadini con la loro collaborazione e lasciando qualche auto più in garage, e ciò non avviene.
Il vero dramma è che a Viterbo la politica non c’è più: centrodestra e centrosinistra danno sempre più sporadiche prove della loro esistenza, contentandosi di curare i loro interessi basic e senza imprimere una velocità qualsiasi alla loro azione.
Sono due coalizioni illustri sconosciute che non hanno nè idee nè progetti e che hanno condotto da tempo ormai Viterbo ad una gravissima crisi di sistema.
Il partito del web, che confonde politica, informazione e comunicazione in un mix quartomondista, dovrebbe servire a questo, a nascondere, ma più esso opera più il nulla si ingigantisce.
Crisi profonda e senza sbocchi quella della politica e nessuno se ne preoccupa quasi il vuoto fosse un valore aggiunto.
Pensiamoci tutti un po’ su.
(pasquale bottone)