Tarquinia, trovato senza vita accanto all’escavatore a un mese dalla morte del padre

Si sarebbe sdraiato con la testa davanti alla benna dell’escavatore. Dopo aver legato un cordino d’acciaio alla leva del mezzo, avrebbe azionato il comando facendosi schiacciare dalla pala meccanica. Sarebbe questa, stando alla ricostruzione, l’atroce dinamica della morte di Luca Picano, un 43enne di Tarquinia, trovato senza vita ieri in strada Grottelle, direzione Pian di Spille.

Gli inquirenti, come riporta il corriere di viterbo, stanno cercando di capire cosa sia veramente accaduto ma l’ipotesi più probabile è quella del suicidio. A rendere il tutto, se possibile, ancora più tragico e inquietante, il fatto che il dramma di ieri arriva a poco più di un mese dalla morte, sempre per suicidio, del padre, Carlo Picano, un imprenditore
della zona molto conosciuto. Il 30 agosto scorso, Picano si era gettato dall’alto di una cisterna d’acqua a Marina Velca,
precipitando da un’altezza di 40 metri e morendo sul colpo. La comunità tarquiniese, a distanza di poche settimane, si trova nuovamente a stringersi intorno alla famiglia colpita da questo terribile doppio lutto.