Corchiano, lite tra padre e figlio, il giovane ha difeso la proprietaria aggredita con un’ascia

Emergono nuovi dettagli sull’aggressione avvenuta martedì a Corchiano, che ha visto coinvolto un uomo di sessant’anni e il suo stesso figlio. L’episodio è avvenuto all’interno di un bar del centro storico solitamente molto frequentato.

All’origine dell’episodio, stando alla versione fornita dai carabinieri, non c’è stata una lite diretta tra padre e figlio, bensì di un gesto violento del sessantenne nei confronti della proprietaria del bar, una donna di 45 anni. L’uomo, infatti, avrebbe avuto un’accesa discussione con la titolare, culminata nel tentativo di colpirla con un’ascia che aveva portato con sé. Fortunatamente, l’intervento del figlio ha evitato il peggio, come riporta il corriere di viterbo.
Sempre secondo quanto riferito dai carabinieri, il trentenne, accortosi del pericolo imminente, è intervenuto prontamente afferrando uno sgabello e usandolo come scudo per difendere la donna. Con questo gesto, è riuscito a frapporsi tra il padre e la vittima, disarmando l’aggressore e spintonandolo a terra. Nella caduta, il sessantenne ha battuto la testa sugli arredi del locale, riportando una ferita che ha richiesto l’intervento del personale del 118.

Le condizioni dell’uomo, inizialmente apparse preoccupanti, si sono rivelate meno gravi del previsto, tanto da richiedere solo un trasporto all’ospedale di Civita Castellana, dove è stato curato e poi dimesso. Il sessantenne è stato denunciato per tentata aggressione aggravata e porto abusivo di arma. Le testimonianze raccolte dai militari confermano che la lite è esplosa all’improvviso, lasciando i presenti sgomenti. La vicenda ha suscitato sconcerto tra i presenti, molti dei quali hanno raccontato ai militari di aver assistito increduli alla violenza esplosa improvvisamente.