Nel rapporto annuale Ecosistema urbano, realizzato da Legambiente in collaborazione col Sole 24 Ore, Viterbo scivola ancora più in basso nella classifica, piazzandosi all’87° posto, come riporta il corriere di viterbo.
Una discesa di ben tredici posizioni rispetto all’anno scorso, quando la nostra provincia ne aveva già perse 10 rispetto al 2022. Una china che sembra inesorabile. L’indagine di Legambiente prende in esame cinque aree principali: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. Ad accezione della prima, le performance di Viterbo sono sconfortanti. Il capoluogo della Tuscia si piazza al settimo posto per le polveri pm10 e al quarto per il pm2.5. Di contro, scende al 47° posto per il biossido di ozono e all’81° per l’ozono.
Decisamente peggiori sono i risultati sul fronte idrico: Viterbo registra una forte dispersione piazzandosi al 68° posto. Migliori i numeri sui consumi, grazie ai quali la città si colloca in diciannovesima posizione. La raccolta differenziata stenta a decollare – il capoluogo è all’82° posto – mentre sulla produzione dei rifiuti Viterbese ottiene una più che dignitosa decima posizione. Il tallone d’Achille del capoluogo si conferma ancora una volta la mobilità: 96° posto per tasso di motorizzazione, ovvero numero di automobili per abitante, mentre il trasporto pubblico resta al palo: 94° post