Vetralla, fruttivendolo alla sbarra per lavoro nero: assolto

Assolto un fruttivendolo egiziano accusato di aver assunto un connazionale senza un contratto regolare di lavoro. I fatti risalgono al dicembre del 2022. Ieri a ricapitolare il malinteso in aula, il commerciante, titolare di tre negozi di frutta e verdura tra il capoluogo e la provincia, come riporta il corriere di viterbo.

“Nel periodo in cui carabinieri svolsero gli accertamenti presso la mia attività a Vetralla, io mi trovavo in Egitto – ha dichiarato l’uomo -. Tutti i miei dipendenti sono in regola. Non lo conosco nemmeno questo ragazzo e venni a sapere quello che era successo tramite mio fratello”.

Un altro dipendente, anch’egli straniero, ha raccontato quanto accaduto all’epoca: “Avevo conosciuto questo ragazzo egiziano e mi ero offerto di aiutarlo – ha spiegato l’impiegato -. Era arrivato da poco in Italia e infatti non parlava la lingua e voleva capire come inserirsi nella società. Così lo ospitai qualche giorno a casa mia per fargli trovare un piatto caldo a pranzo e a cena. Una mattina mi venne a trovare al negozio per scambiare quattro chiacchiere e capire come ambientarsi. E per sdebitarsi volle andare al bar a prendere la colazione. Dato che non parlava italiano gli scrissi su un foglio cosa avrebbe dovuto chiedere. In quel momento arrivarono i carabinieri. Lui non era un dipendente. Lavoravo solo io in quel negozio. In seguito agli accertamenti dei militari il giorno seguente se ne andò via”.