I Carabinieri della Stazione di Tuscania, in collaborazione con quelli Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia e della Stazione di Valentano, hanno tratto in arresto nella flagranza di reato due cittadini stranieri, di origine marocchina, che gestivano una piazza di spaccio.
I due stranieri con il loro comportamento sospetto hanno attirato l’attenzione dei Carabinieri che, dopo una preliminare fase di osservazione, hanno deciso di intervenire. I predetti sono stati fermati nella zona intercorrente tra il fatiscente accampamento in cui vivevano, immerso all’interno della boscaglia, e la vicina piazza di spaccio. Il controllo ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro 70 grammi di cocaina, 20 grammi di hashish, un bilancino di precisione, telefoni cellulari e 600 euro in contanti, provento dell’attività illecita.
Al termine delle operazioni, personale della Compagnia Carabinieri di Tuscania e del Comune di Tuscania hanno smantellato il bivacco e la piazza di spaccio, ripristinando, lo stato dei luoghi.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e repressione dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.
Lo scorso anno, i Carabinieri della Compagnia di Tuscania hanno portato a termine 19 analoghe attività che hanno consentito di identificare 133 persone di cui, 32 tratte in arresto, 26 deferite in stato di libertà e 75 segnalate alle competenti Prefetture.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.